martedì 27 settembre 2011

26-09-2011: LA FINE DI UN GIORNO TRISTE

26-09-2011: LA FINE DI UN GIORNO TRISTE

Questo 26 settembre è ormai terminato ma il suo carico di tristezza graverà su noi zagoriani ancora a lungo, fino a quando non si stempererà lentamente in una velata malinconia.
Ricorderemo questo giorno foriero di una notizia improvvisa e dolorosa: la scomparsa di Sergio Bonelli e del suo alter-ego Guido Nolitta.
Per me e per tutti noi che amiamo Zagor e Mister No una perdita lancinante, pesante sia per chi l'ha conosciuto nelle innumerevoli occasioni di incontro con i fan alle quali non si è mai sottratto e alle quali ha sempre con entusiasmo e generosità partecipato, sia per chi, come me, non ha mai avuto occasione di stringergli la mano o scambiare due parole con lui.
Poco importa.
Bonelli ha bussato alla porta delle nostre stanze ogni volta che da bambini sfogliavamo un "giornaletto" di Zagor comprato in edicola oppure più spesso rubato ai nostri parenti più grandi.
Si è seduto vicino a noi e ci ha raccontato di mondi meravigliosi, minacciati da vampiri, druidi o alieni, salvati puntualmente da quel marcantonio con la casacca rossa e l'aquila sul petto che noi sapevamo essere imbattibile.
Mentre lui raccontava noi ci perdevamo nelle paludi di Mo-Hi-La, ridevamo con quel pasticcione di messicano alto un metro e mezzo ma gigante della simpatia, prendevamo la nostra vanga e seguivamo quel segaligno e squinternato individuo a caccia di tesori, che promettevano oro ma portavano solo guai, accompagnavamo il più improbabile degli investigatori in indagini che non sarebbe mai riuscito a risolvere, cercavamo di sfidare la legge della gravità a bordo di stralunate macchine volanti che potevano andare solo in una direzione: verso il basso.
Lo facevamo con leggerezza e incoscienza perché, come Cico, Digging Bill, Bat Batterton e Icaro La Plume, sapevamo che all'ultimo momento sarebbe arrivato Zagor a salvarci.
Zagor non avrebbe mai permesso a noi, bambini, ragazzi e poi adulti dal cuore di bambino, di cadere preda di kandrax, Hellingen o Rakosi. Mai!
Darkwood era il posto più pericoloso del mondo ma anche il più sicuro. Bastava solo crederci: lasciarsi trasportare dalle rapide di un fiume, sballottare dalle spumeggianti acque di un oceano o seguire una pista in una foresta che spesso si trasformava in una giungla .
Guido Nolitta ha costruito un mondo meraviglioso per cui nessuno di noi lo ringrazierà mai abbastanza.
E Sergio Bonelli ha reso reale quel mondo costruendo una incredibile fabbrica di storie e di avventure che continuerà ad accompagnarci con la sua inesauribile fantasia.
Grazie Sergio. Sarai sempre vicino a noi, al calare della sera o nel tepore di un pomeriggio assolato a raccontarci incredibili avventure.

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