BILBOLBUL - Festival internazionale del fumetto tredicesima edizione - 2019
BOLOGNA - varie locazioni
QUANDO: dal 28 novembre al primo dicembre 2019
ORARIO: vedi programma
INGRESSO: libero
Settimana centrale della tredicesima edizione del festival
internazionale del fumetto Bilbolbul, che si tiene a Bologna dal 28
novembre al primo dicembre 2019. Molte mostre saranno visitabili per
tutto il mese di dicembre fino a gennaio 2020.
A seguire il comunicato stampa con i principali eventi e ospiti in programma.
A fondo pagina il link per il programma completo in PDF
Per tutte le info consultate il sito ufficiale.
COMUNICATO STAMPA
Lo spaesamento come condizione costitutiva del presente, palesata sotto diverse forme:
la
perdita di memoria storica, la disarmonia coi territori che abitiamo o
attraversiamo, una crisi generale dell’immaginario che rende difficile
pensare al futuro.
Una condizione che, però, ha anche una componente
generativa, perché quando saltano le coordinate le possibilità si
moltiplicano, anche sul piano dell’espressione artistica.
Parte dalla volontà di esplorare il tema dello spaesamento, e attorno ad
esso si organizza, la tredicesima edizione di BilBOlbul, Festival
Internazionale di Fumetto in programma a Bologna dal 29 novembre al 1
dicembre prossimi.
Il Festival quest’anno ha chiamato a raccolta
autori e autrici che hanno lavorato, con modalità e sguardi differenti,
sull’idea di spaesamento, facendo di BilBOlbul non soltanto una vetrina
per le migliori produzioni del fumetto d’autore, ma pure l’orizzonte
entro cui leggere alcune problematiche del presente, costruendo un
progetto culturale multidisciplinare e organico.
Un percorso fatto di mostre, incontri e tavole rotonde, a cui si
affiancano una programmazione trasversale e le consuete attività
dedicate ai ragazzi, alle scuole e alle biblioteche, presidio permanente
di BilBOlbul durante tutto l’anno, che trovano nel festival un momento
di espansione e di riflessione sull’importanza di formare nuovi lettori e
lettrici di fumetto.
La locandina 2019 è stata realizzata da Yvan Alagbé, autore franco-beninese tra i più influenti del fumetto alternativo:
l’immagine è la rielaborazione del Marron inconnu de Saint-Domingue, la
statua che l’architetto haitiano Albert Mangonès ha realizzato nel 1967
per celebrare la lotta di liberazione della colonia di Santo Domingo
dagli oppressori francesi.
La statua raffigura uno schiavo in fuga,
che ha deposto a terra l’arma e lancia un richiamo: un tributo al
linguaggio come strumento di emancipazione.
Le principali mostre
Alagbé sarà protagonista di due mostre:
Una storia
dell'amore, in programma all'Accademia di Belle Arti di Bologna (via
delle Belle Arti, 54) dal 30 novembre al 20 dicembre 2019 (inaugurazione
29 novembre ore 18:30).
Un percorso insieme artistico e politico,
intimo e universale, che dal realismo spiazzante di Negri gialli e altre
creature immaginarie (in uscita per Canicola, in collaborazione con
BilBOlbul), che racconta storie di vite schiacciate dallo spaesamento
identitario del colonialismo e della migrazione, arriva alla maestosa
impresa di disegnare una storia universale dell’amore, che Alagbè sta
affrontando nel suo libro impossibile Apocalypse des oiseaux.
Squadro Stamperia Galleria d'Arte (via Nazario Sauro, 27) ospiterà dal 23 novembre al 7 dicembre
una mostra di serigrafie che è il risultato della collaborazione con Yvan Alagbé.
Tra le ospiti più attese
Nora Krug, il cui graphic
novel Heimat (Einaudi, 2019) è stato accolto dalla critica
internazionale come uno dei più importanti dell’anno.
Il racconto di
un ritorno, dopo vent'anni negli Stati Uniti, nella sua patria, la
Germania, per ricostruire in maniera quasi enciclopedica, attraverso
cimeli, documenti, foto, la storia della sua famiglia e il suo ruolo
durante il nazismo.
Krug sarà protagonista di due mostre: la prima,
Heimat, al Museo Internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore, 34), dal 30 novembre al 6 gennaio 2020.
Un percorso in cui alle tavole originali del libro si affiancano le
fotografie, i manoscritti, gli oggetti del terzo Reich e i documenti che
Krug ha raccolto durante le sue lunghe ricerche, rivelando il percorso
che l’ha condotta a riflettere sull’identità nazionale e sull’impronta
che la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato su generazioni di persone.
La Galleria d’Arte Portanova12 (via Portanova, 12) ospita invece
Nora Krug: Eine Retrospektieve, che ne ripercorre la carriera di illustratrice.
Un senso di spaesamento connota anche i fumetti di
Chris Reynolds, autore inglese che proprio in occasione di BilBOlbul torna sulle scene.
La mostra Giorni nuovi... e migliori? raccoglie
le tavole originali di Un mondo nuovo, la raccolta dei suoi principali
racconti (la cui edizione italiana, in uscita per Tunué, è realizzata in
collaborazione con BilBOlbul), illustrazioni inedite, e l’integrale di
Mauretania, tra le sue storie più celebri.
Si svolgerà negli stessi giorni di BilBOlbul e in collaborazione con esso anche
la mostra Alberto Breccia. Il signore delle immagini,
promossa e organizzata da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con
il sostegno di Comune di Bologna - Istituzione Biblioteche Bologna a
cura di Daniele Brolli.
Un grande omaggio al maestro del fumetto
seriale e di quello autoriale, amato da intellettuali italiani come
Oreste del Buono, Umberto Eco e Fruttero & Lucentini.
Breccia è stato un grande sperimentatore di forme.
“Ha
realizzato graphic novel quando ancora non esistevano. Ha usato la
china e la pittura, il collage e il fotoritocco e ha vaticinato storie
leggendo nella casualità del colore abbandonato ad asciugare sul
cartoncino. Ha gettato uno sguardo negli abissi dell’animo umano, sia in
quelli psicologici, sia, nel loro estremo più infame e collettivo, in
quelli delle atrocità dittatoriali, ed è tornato indietro a darne una
versione in un racconto per immagini, trovando sempre il modo di
intrattenere il lettore con grande rispetto per la sua intelligenza”
dice
il curatore della mostra, che sarà ospitata dagli spazi della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via delle Donzelle, 2), dal
30 novembre al 7 gennaio 2020.
Il programma ragazzi e bambini
Ricco come sempre il programma dedicato alle nuove generazioni.
A partire dagli incontri con
Magnhild Winsnes,
autrice norvegese che nel suo libro di esordio Shhh! L’estate in cui
tutto cambia (Mondadori, 2019), uno dei migliori fumetti per adolescenti
degli ultimi anni, racconta il delicato passaggio tra infanzia e
pubertà.
A BilBOlbul anche
Kalina Muhova, giovane talento che presenta al Festival un nuovo fumetto per bambine e bambini, Diana sottosopra, pubblicato da Canicola:
Muhova sarà protagonista di una mostra al MAMbo (via Don Minzoni, 14, dal 17 novembre al 6 gennaio 2020), dedicata proprio al suo ultimo libro.
Corraini MAMbo artbookshop (via Don Minzoni, 14) ospiterà la
mostra di Steven Guarnaccia,
il cui ultimo libro I vestiti nuovi dell’Imperatore (Corraini, 2019) è
una rivisitazione dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen che
diventa un omaggio alla storia della moda.
Non mancheranno i laboratori per i più piccoli con gli autori
del festival, da Silvia Vecchini e Sualzo, a Mariachiara Di Giorgio a
Kalina Muhova.
Infine, in occasione della Settimana dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza 2019 il progetto
Quando tutto cambia,
che esplora, attraverso i linguaggi dell’illustrazione e del fumetto,
la scoperta dell’identità, l’educazione sentimentale e di genere.
Incontreranno le scuole Rita Petruccioli, Silvia Rocchi, Zuzu e Magnhild Winsnes.
Gli altri eventi
Per BBB OFF, il programma di appuntamenti in città in occasione del Festival, si segnalano
la mostra di
Silvia Rocchi ad Adiacenze (vicolo Spirito Santo, 1).
A Lavì City (via Sant’Apollonia 19/A) la mostra di
Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli.
Come sempre
l’albergo Al Cappello Rosso è il quartier generale degli ospiti del Festival, che nel corso degli anni hanno lasciato le loro tracce disegnate sui muri delle stanze:
la BBB Room 2019 sarà curata da Mariachiara Di Giorgio,
illustratrice per l’infanzia e autrice di Professione coccodrillo
(Topipittori, 2017), vincitore del Premio Andersen come miglior libro
senza parole.
Una seconda camera raccoglie le illustrazioni dedicate
all’hotel realizzate dagli ospiti dell’edizione 2018, in un set creato
ad hoc da Kalina Muhova (inaugurazione domenica 1 dicembre).
Dal 2013 il Bologna Jazz Festival collabora con BilBOlbul coinvolgendo
illustratori di fama nella realizzazione dell’iconografia jazzistica e
dei contenuti artistici del festival con un proprio lavoro originale:
quest’anno è la volta di
Altan, che ha realizzato una serie di disegni per l’immagine del BJF 2019.
Le
immagini sono state diffuse su ogni mezzo: pubblicità, immagini sugli
autobus, locandine e manifesti, adesivi, programmi, affissioni in mostra
per le strade di Bologna grazie alla collaborazione con il festival
Cheap On Board.
Con il sostegno di:
Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di
Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna,
Accademia di Belle Arti di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna,
Museo internazionale e biblioteca della musica - Istituzione Bologna
Musei, Biblioteca Salaborsa - Istituzione Biblioteche Bologna,
Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Erasmus Mundus CLE - Università di
Bologna. Main Partner: Gruppo Hera.