Una vita sul lago in punta di matita - mostra dedicata a Franco Oneta - 2016
DESENZANO DEL GARDA (BS), Galleria Civica G.B. Bosio
QUANDO: dal 17 gennaio al 7 febbraio 2016
ORARIO: martedì 10,30 - 12,30 / giovedì - venerdì 15,30 - 19,00
sabato e festivi 10,30 - 12,30 e 15,30 - 19,00
sabato e festivi 10,30 - 12,30 e 15,30 - 19,00
INGRESSO: libero
INAUGURAZIONE: Domenica 17 Gennaio ore 11:00
Mostra dedicata al grande autore, purtroppo recentemente scomparso. Per ogni informazione o variazione dell'ultim'ora consultate il sito ufficiale.
Presentazione dal sito ufficiale
Franco Oneta Fumetti Illustrazioni e Fantasia
Una vita sul lago in punta di matita
La vicenda storica del fumetto italiano è forse una delle più emblematiche traiettorie di quella “cultura sottile” che, come ha scritto Fausto Colombo, “ha permeato come la polvere” gli spazi della vita quotidiana di noi italiani specialmente dal dopoguerra ad oggi.
Dal dopoguerra ad oggi la situazione del fumetto in Italia si è del tutto capovolta dice Luca Raffaelli nella sua introduzione alla “Guida al fumetto italiano”.
Nel dopoguerra il fumetto italiano è un linguaggio per bambini e ragazzini, condannato da genitori educatori e politici, la chiesa raccomandava solo i fumetti dei settimanali cattolici (come il Vittorioso ed il Giornalino a cui Oneta lavorerà); forse la cattiva fama derivava dal successo di Bolero e Grand Hotel ma comunque chi leggeva fumetti se ne doveva vergognare( anche se guardava con invidia i ba bianchi di Kit Carson).
Gli anni 60 sono però uno spartiacque e G. Luigi Bonelli inventa il Tex Willer con il suo formato e qui nasce “l’albo” , il fumetto che non si butta via .
Arriva proprio nel 61 Zagor di Guido Nolita (pseudonimo di Sergio Bonelli) e poi il primo numero di Linus, nel 62 Diabolik nel formato tascabile (comodo per i pendolari dell’epoca) , nel 67 nasce Corto Maltese dal romanzo collettivo del Sgt. Kirk di Hugo Pratt e nel 69 Alan Ford di Magnus e Bunker. Anni 60 incredibili, un big bang, ma poi arrivano gli anni 70 con le riviste e gli anti eroi come Ken Parker e le serie di Sergio Bonelli e gli anni 80 con Dylan Dog., che preannunciano la crisi generale degli anni 90.
Quindi, per noi che abbiamo voluto questa Mostra, forse sarà di rendere al meglio il lavoro di Franco Oneta e del fratello Fausto che si sono dedicati in toto ai fumetti. La voglia, però, di ridare luce a molti di questi lavori che sono stati per generazioni “il pane quotidiano del divertimento” è stato troppo forte.
L’indagine che abbiamo fatto, insieme alla famiglia Oneta, sul loro lavoro di 50 anni attraverso i fumetti non solo italiani, è stata una esperienza ricca e per noi appassionante; quello che potrete vedere in questa mostra non è altro che un in nitesimo di quello su cui Franco Oneta ha lavorato in tutti questi anni.
Franco Oneta, ama moltissimo i fumetti che via via negli anni inventa e disegna, e dice : ” I personaggi che disegno e prendono vita dalla mia matita fanno parte integrante della mia persona, non posso smettere di farli vivere. Non mi sembra giusto ”. (intervista a GN2002).
Questa mostra sul lavoro di Franco Oneta, uomo tranquillo, equilibrato e sereno, è un contributo necessario alla riscoperta del suo lavoro che è stato legato quasi sempre ai personaggi per bambini, alla conservazione della sua memoria insieme al rafforzamento della sua identità.
FONTE E INFO: NOALTERDESENZANO
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