Dal 4 al 6 marzo 2022
BOOK PRIDE 2022 - fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana - 2022
MILANO - Superstudio Maxi via Moncucco 35
QUANDO: Dal 4 al 6 marzo 2022
ORARIO: dalle 10:00 alle 20:00
INGRESSO: 7 euro
COMUNICATO STAMPA
4-6 marzo 2022, Superstudio Maxi Milano
Book Pride
Moltitudini
La pluralità di voci e di sguardi dell’editoria indipendente è al centro di Book Pride 2022. Con il tema “Moltitudini”, la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana torna a Milano dal 4 al 6 marzo 2022 con una formula completamente rinnovata e un programma ricco e articolato che analizza il tema da quattro diversi punti di vista: Alleanze, Prossimità, Vivere tutto da tutti i lati, Dediche.
In programma presentazioni, incontri ed eventi, alcuni ancora in fase di definizione, che includono l’immancabile ricordo di Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, di Davide Toffolo, fumettista ma anche cantante e chitarrista di uno dei gruppi di riferimento della scena musicale indipendente italiana, I Tre Allegri Ragazzi Morti, che a una delle figure più controverse e influenti della cultura italiana ha dedicato una graphic novel.
Al momento il programma conta circa 130 eventi articolati nei tre giorni della manifestazione.
Tra gli autori ed ospiti coinvolti nell’edizione 2022 di Book Pride:
Laura Boldrini, Francesco Tricarico, Marco Damilano, Giorgio Fontana,
Paolo Condò, Fabio Geda, Deborah Levy, Giuseppe Civati, Moni Ovadia,
Matteo Pericoli, Matteo B. Bianchi, Sylvain Prudhomme, Peter Gomez,
Stefano Bartezzaghi, Veronica Raimo, Francesca Serafini, Elena
Stancanelli, Gad Lerner, Sonia Bergamasco, Natalia García Freire,
Giuseppe Cruciani, Mario Cucinella, Hafez Haidar, Maura Gancitano,
Luciana Castellina.
IL TEMA E LE SUE ARTICOLAZIONI
Tema del 2022:
Moltitudini, a rappresentare la pluralità di voci e
di sguardi dell’editoria indipendente. Il “catalogo” della fiera -
unione dei cataloghi degli editori partecipanti – vuole essere, per il
gruppo editoriale di Book Pride 2022, uno straordinario esempio della
molteplicità di punti di vista sui molteplici mondi che abitiamo.
Nella parola “Moltitudini”, questo plurale esponenziale che
moltiplica all’infinito le possibilità, è stato riconosciuto il
contrario della solitudine che per molti è stata il basso costante di
questi ultimi anni e un incitamento all’essere e al pensarci insieme.
“Moltitudini” è d’altra parte un termine chiave per mettere in
discussione l’idea stessa di individuo perché modifica la percezione
della nostra identità come qualcosa di integro, compatto e immutabile.
Ed è questa messa in discussione ad offrire la chiave di accesso a un
altro dei tanti mondi che esistono dentro Book Pride: quello della
letteratura.
Perché se c’è un io molteplice per eccellenza è quello
della scrittrice, dello scrittore, colei o colui che può, citando
Pessoa, “sentire tutto in tutte le maniere, vivere tutto da tutti i
lati”.
ALLEANZE
In questa articolazione del tema, si indagheranno le forme di
collettività umane e non umane, i legami che le strutturano e i
conflitti che le percorrono.
Si parlerà di intersezionalità e di
collaborazione, si ragionerà su classe e lavoro, anche quello
editoriale, e su tutti i modi possibili di intendere e generare la
parentela, maneggiando un aggettivo delicato - “comune” - che ha dentro
diritti e responsabilità.
PROSSIMITÀ
Professionisti ed esperti di mondi diversi da quello dei libri e della
letteratura che incarnano per la loro particolare esperienza
professionale e di vita una delle possibili declinazioni di
“moltitudine”, si racconteranno in una conversazione a due.
VIVERE TUTTO, DA TUTTI I LATI
Il percorso, che prende il nome da un verso di Pessoa, lascia la parola
agli scrittori che parleranno del libro (o dei libri) che li hanno
portati in altri luoghi, spazi, corpi, che li hanno fatti essere, in
sostanza, “moltitudini”. Solo la letteratura, infatti, consente si
“uscire” dalle proprie vite per viverne altre, per essere altro.
DEDICHE
L’ultima sezione dedica uno spazio e un tempo a quelle personalità che
ci hanno portato oltre i limiti e i vincoli di realtà, siano essi
culturali, sociali o antropologici: Pier Paolo Pasolini, a 100 anni
esatti dalla nascita, con Davide Toffolo; Giorgio Manganelli con Giorgio
Pinotti e Mariarosa Bricchi; Daniele Del Giudice con Elena Stancanelli e
poi ancora Joan Didion e bell hooks.
LA LOCATION
Book Pride occuperà i moderni spazi di Superstudio Maxi di Milano, ex
fabbrica siderurgica a pochi metri dalla fermata MM2 di Famagosta che,
con i suoi 10mila metri quadrati di superficie espositiva e 2mila metri
quadrati di pannelli solari, è il più grande open space totalmente
sostenibile della città.
VISUAL
L’immagine-simbolo di Book Pride 2022 è firmata da Antonio Pronostico,
uno dei nuovi talenti dell’illustrazione italiana contemporanea. Le sue
immagini poetiche e surreali sono apparse su Il Salvagente, Left,
L’Espresso, Internazionale, Domani, La Repubblica, La Stampa, Interni.
Nel 2020 ha esposto i suoi lavori alla Galerie Glénat a Parigi e nel
2021 ha vinto il Premio Artribune come Migliore Illustratore.
LA SQUADRA EDITORIALE
Il mix tra offerta culturale e dimensione fieristica che è stato fino ad
oggi la cifra di Book Pride sarà potenziato e valorizzato da una
squadra editoriale giovane e dinamica che rappresenta il nuovo modo di
fare editoria, indipendente. I loro nomi: Federica Antonacci, Anastasia
Martino, Federica Principi, Raffaele Riba, Alice Spano.
Book Pride è promossa da ADEI, Associazione degli editori indipendenti, e
dalla Associazione Book Pride ed è organizzata da Book Services. La
manifestazione rappresenta l’editoria indipendente italiana, un
patrimonio culturale unico al mondo con quasi il 50% del valore del
mercato del libro.
In collaborazione con Comune di Milano, Goethe-Institut Mailand, Institut Francais Italia.
INCONTRI DEDICATI AL FUMETTO
In programma presentazioni, incontri ed eventi dedicati al fumetto, a partire dal ricordo di Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, di Davide Toffolo, cantante e chitarrista di uno dei gruppi di riferimento della scena musicale indipendente italiana, I Tre Allegri Ragazzi Morti, che a una delle figure più controverse e influenti della cultura italiana ha dedicato una graphic novel.
Incontro domenica 6 marzo alle 17,30, Sala Cristina Campo.
Venerdì 4 marzo appuntamento alle 14,30 (Sala Stendhal),
aspettando la Fiera internazionale del Libro di Francoforte 2024,
quando l’Italia sarà ospite d’onore, il Goethe-Institut Mailand dedica
un focus speciale alla letteratura in lingua tedesca con il progetto
Litrix.de e un piano di sovvenzioni triennale per gli editori italiani
che prevede il pagamento della traduzione e il contributo all’acquisto
dei diritti di un ampio numero di titoli in lingua tedesca.
Tra gli autori della prima selezione di titoli disponibili, il noto illustratore berlinese Henning Wagenbreth che presenterà la sua graphic novel Rückwärtsland (Retrolandia)
considerato tra i più interessanti e originali illustratori europei
dalle immagini immediate e di grande impatto che ricordano i graffiti
incisi sui muri di Berlino.
Lo stesso giorno alle 16,30 nella Sala Alberto Moravia è previsto l’incontro Il sole cinese:
il fenomeno della fantascienza cinese tra narrativa, fumetti e
convention. Nel corso dell’incontro verranno presentati il volume Il
sole cinese con storie di Liu Cixin e Han Song e i fumetti tratti da due
racconti di Xia Jia e di Chen Qiufan, rispettivamente Stanotte sfilano
cento fantasmi e Buddhagram.
Si offrirà inoltre una panoramica sullo
stato della fantascienza in Cina, un genere che intercetta le istanze
di sviluppo tecnologico del paese e proietta le preoccupazioni legate
alla direzione stessa di questo incredibile sviluppo.
Nel 2023 la Cina ospiterà per la prima volta la convention mondiale di fantascienza a Chengdu.
La presentazione è organizzata in collaborazione con l'Istituto
Confucio di Milano alla presenza della direttrice Alessandra Lavagnino
insieme alla sinologa Chiara Cigarini e a Francesco Verso, editor di
Future Fiction.
Per il ciclo di incontri Le professioni della scrittura, agli sceneggiatori e autori Alex Crippa e Andrea Pasini è affidato il tema Scrivere per il fumetto: scrivere una storia che diventerà un romanzo è diverso da scrivere una storia che diventerà un fumetto.
Si tratta sempre di storie, ma mentre lo stile di chi scrive romanzi è
parte integrante dell’opera, lo stile di uno sceneggiatore di fumetti
deve essere interpretato da un disegnatore.
L’incontro si terrà sabato 5 marzo nella Sala Agatha Christie, alle 17.
Domenica 6 marzo alle 15,30 (Sala Pablo Neruda) appuntamento con R.U.R. Rossum’s Universal Robots.
100
anni di robot, con Oliviero Ponte Di Pino, Alessandro Catalano,
Alessandro De Vito e Francesco Cataluccio si terrà la prima
presentazione nazionale del fumetto R.U.R. Rossum's Universal Robots:
100 anni per un capolavoro intramontabile.
R.U.R. è la rivisitazione
a fumetti dell’opera teatrale di Karel Capek, capace di mantenere tutto
il vigore originale messo in scena per la prima volta nel 1921.
Nel
suo intramontabile dramma umanista, Karel Capek affronta una serie di
problemi morali, etici e filosofici che riguardano l'esistenza umana.
La natura stessa dell'uomo, la relazione con le macchine, la domanda di
progresso tecnologico e il suo ruolo nel futuro della società.
I
robot di Capek non sono quelli del nostro tempo ma piuttosto creature
biologiche, umanoidi che ricordano un po’ il mostro di Frankenstein o i
replicanti di Blade Runner. R.U.R. è l'acronimo traducibile come "I
robot universali di Rossum".
La graphic novel firmata dalla giovane illustratrice ceca Katerina Cupová dà forma e colore, con tratti gentili ed eleganti, all’intramontabile dramma umanista.
La traduzione e la postfazione sono a cura di Alessandro Catalano,
professore associato di letteratura ceca presso il Dipartimento di Studi
Linguistici e Letterari dell'Università di Padova, che ha inoltre
curato un approfondimento sulle trasformazioni dei robot, “100 anni in
cinquanta immagini”, inserito all’interno del volume.
Curiosità: la
parola "robot" fu inventata dal fratello dell’autore, il pittore e
scrittore Josef Capek (“Poesie dal campo di concentramento”, Miraggi),
proprio per questa opera, un secolo fa.
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